Amore degli occhi

(1978)

Amore degli occhi
che occhi hai
col tuo seno ferito
dal tuo senso del pianto
dopo aver corso e cercato tanto
adesso che ci fai.

E lo so tu vuoi me
e hai paura di me
e mi vorresti un altro uomo,
e lo so tu vuoi me
e hai paura di me
e la parola giusta non è perdono
perché non c'è mai perdono
perché il rancore è più forte del perdono
perché il rancore è più forte di un uomo,
più forte è la malinconia
più lungo l'inverno
e la notte
di più.

Amore degli occhi
che occhi avrai
quando d'affanno e d'incanto
fatto il giro del tempo
dopo aver corso e cercato tanto
ti risveglierai,
nuove cose e persone
danzeranno con te
i nuovi ritmi della vita,
sai già bene fin d'ora,
ma saprai meglio allora
che non è mai finita,
perché non è mai finita
perché se il rancore era un'altra vita
se era un altro uomo
più dolce è la malinconia
più breve l'inverno
e la notte
di più.

Angelus

(1999)

Eccoti qui
pronta e muta come un pianoforte
pettinata e vestita
come un angelo da collezione
e non c'è sentimento
ch'io non sappia desiderare
anche una luce piccola basta
io so farla bastare
io so farla bastare.

Alla mia volontà affamata
tu parlavi gentile
voglio dirti che le parole
non mi bastano più
così vengo nel nome
delle carezze dimenticate
parole-femmina scompagnate
sul fango-selciato del mondo.

E tu lo senti o no
l'esatto suono delle mie ragioni
lo capisci cos'è
la rinuncia al dolore.

Vuol dire chiamami come vuoi
ma non chiamarmi amore
chiamami come vuoi
io sono degno del mio nome
vuol dire chiamami come vuoi
ma non chiamarmi amore
chiamami come vuoi
chiamami come vuoi.

Eccoti qui
pronta e muta come un calendario
adornata e gentile
eccoti qui.

Io, e quelli come me
aspettiamo miracoli.

Bella Speranza

da Macramè
(1996)

Scusa se non telefono
ma ho già il mio bel daffare
a non morire
qui le donne non sanno più muovere
quel bellissimo mucchio di carne
che nasconde la Bella Speranza
la Bella Speranza.

Adesso ho giorni buoni
e aria lunga
ma ho tanto desiderato essere nessuno
solo un grande scrittore fa muovere insieme
i vivi e i morti
e solo un grande dio può accudire i disperati
in un posto così
Ci sono luoghi dove il bisogno di violenza
è molto più forte della volontà
ci sono ore in cui il bisogno di violenza
è molto più in alto della volontà
ed è ben altro che bastoni e coltelli
non essere visto e non vedere
essere piombo caduto fuso
sulla terra.

Quanto a me, vedi, le persone non cambiano
è che col tempo, il tempo le complica
più di un po'
Così rimango a farmi fischiare le orecchie
fra questi alberghi lontani e devastati
in questi paesi poveri e salati
Vivo con prudenza
come un buon mercante in un grande affare
Più spesso, come i topi
sento la mia ombra fra i muri
scivolare.

Cara Democrazia

da L'Arcangelo
(2006)

Con santa pazienza
Ho dovuto aspettare
Con quanta buona fede
Sono stato ad ascoltare
Cara, cara democrazia
Sono stato al tuo gioco
Anche quando il gioco
Si era fatto pesante

Così mi sento tradito
O sono stato ingannato
Mi sento come partito
E non ancora approdato
Sento un vuoto
Sento un vuoto al mio fianco
E nessuna certezza
Messa nero su bianco

Con benedetta arroganza
Sono stato avvilito
Con quanta leggerezza
Sono stato alleggerito
Cara
Cara democrazia
Cara gemma imperfetta
Equazione sbagliata
Non scritta e mai corretta

Devotissimi della chiesa
Fedelissimi del pallone

Nullapensanti
Della televisione
Siamo i ragazzi del coro

Le casalinghe sempre d'accordo
E la classe operaia
Nemmeno me la ricordo

Democrazie pubblicitarie
Democrazie allo stadio
Democrazie quotate in borsa
Fantademocrazie
Libertà autoritarie
Libertà ugualitarie
Democrazie del lavoro
Democrazie del ricordo e della dignità

Ahi che pessime orchestre
Che brutta musica che sento
Qui si secca il fiore e il frutto
Del nostro tempo

Sono giorni duri
Sono giorni bugiardi
Cara democrazia
Ritorna a casa che non é tardi

Non sai con quanta pazienza
Ho dovuto aspettare
Non sai con quanta buona fede
Sono stato ad ascoltare

Sono giorni duri
Sono giorni bugiardi
Cara democrazia
Ritorna a casa
Che non é tardi.

Carte da Decifrare

da Dal vivo volume 2 (Carte da decifrare)
(1993)

L'amore è tutto carte da decifrare
e lunghe notti e giorni per imparare
io se avessi una penna ti scriverei
se avessi più fantasia ti disegnerei
su fogli di cristallo da frantumare

E guai se avessi un coltello per tagliare
ma se avessi più giudizio non lo negherei
che se avessi casa ti riceverei
che se facesse pioggia ti riparerei
che se facesse ombra ti ci nasconderei

Se fossi un vero viaggiatore t'avrei già incontrata
e ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata
se fossi un guardiano ti guarderei
se fossi un cacciatore non ti caccerei
se fossi un sacerdote come un'orazione
con la lingua tra i denti ti pronuncerei
se fossi un sacerdote come un salmo segreto
con le mani sulla bocca ti canterei

Se avessi braccia migliori ti costringerei
se avessi labbra migliori ti abbatterei
se avessi buona la bocca ti parlerei
se avessi buone le parole ti fermerei
ad un angolo di strada io ti fermerei
ad una croce qualunque ti inchioderei

E invece come un ladro come un assassino
vengo di giorno ad accostare il tuo cammino
per rubarti il passo, il passo e la figura
e amarli di notte quando il sonno dura
e amarti per ore, ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore
e amarti per ore, ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore

Perché l'amore è carte da decifrare
e lunghe notti e giorni da calcolare
se l'amore è tutto segni da indovinare

Perdona
se non ho avuto il tempo di imparare
se io non ho avuto il tempo
di imparare.

Cartolina

da Lampo viaggiatore
(2003)

Mentre il re delle banconote invita il re del mambo
che sposa la figlia del reggente di Sardegna
nipote del re del piombo, della seta
e della stoffa stampata e della carta colorata.

Io

Ti scrivo caro fiore
che qui non nevica e non piove
che sono sveglio da più di un'ora
anche se giorno non è

Che passano gli orsi in bicicletta
e vanno a lavorare
scende la luna al versante suo
per andarsi a riparare

Fresca è la mattina
tutta l'erba da tagliare
mentre il camion della posta
risale la vallata

Io ti scrivo che sto bene
in questo niente da fare
scrivo una cartolina
che non voglio ritornare

Al pomeriggio la corriera
la sento arrancare
mi siedo sopra un muro
per guardarla ripartire

Senza me.

Mentre il re delle banconote invita il re del mambo
che sposa la figlia del reggente di Sardegna
nipote del re del piombo, della seta
e della stoffa colorata e della carta stampata

Io

Ti scrivo caro fiore
che qui non nevica e non piove
ti scrivo caro fiore
che qui non nevica e non piove

Più.

C'è Tempo

da Lampo viaggiatore
(2003)

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita

non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

Chi Guarda Genova

da La pianta del tè
(1988)


Chi guarda Genova sappia che Genova
si vede solo dal mare
quindi non stia lì ad aspettare
di vedere qualcosa di meglio, qualcosa di più.
di quei gerani che la gioventù
fa ancora crescere nelle strade.

Un porto di guerra senza nessun soldato
senza che il conflitto sia mai stato dichiarato
un luogo di avvocati con i loro mobili da collezione
e di commesse che gli avvocati alla sera
accompagnano alla stazione
commesse senza parola e senza restituzione.

E giù alberghi della posta
e ritorni senza eleganza e senza sosta
restiamo volentieri ad aspettare
che la nostra casa stessa riprenda il mare
e non dovremmo sbagliare
non ci dovremmo sbagliare.
Senza un amore grande
che debba ritornare
uno di quelli che si aspettano
per poi rinunciare.

Bella signra che mi lusinghi
citando a memoria le mie canzoni
il tuo divano è troppo stretto
perché io mi faccia delle illusioni.

Abbiamo tutti un cuore arido
ed un orecchio al traffico
restiamo volentieri ad aspettare
che la nostra casa stessa riprenda il mare
non ci possiamo sbagliare
non ci possiamo sbagliare
sono gerani e non parole d'amore.

Questo lo so.

Contemporaneo

da Lampo viaggiatore
(2003)

Voglio quel poco di potere
che cura la nevrosi
eppure ahimé la espande
ai desideri dei mediocri
ho dei figli obbedienti
una casa spaziosa elettronica
luminosa vistosa
amministrata da una donna
silenziosa.

Meno ideale più ragione
come dire meno sentimento
capacità di stare collegato
all'ordine del mondo
nel feroce futuro
un rigore metallico
discrezionalmente morale
sbranare chi capita
è volere di più.

Vorrei vorrei
un'automobile nuovissima
vorrei vorrei
anzi un prototipo
un congegno in mezzo al cuore
che si potesse programmare
aneliti palpiti e disordini
per sempre controllare.

Corro insieme a voi
corro e desidero
corro insieme a voi
contemporaneo.

Sogno con voi
un poco dei vostri
raggiungibili sogni.

Corro insieme a voi
corro e desidero
corro insieme a voi
contemporaneo.

L'approvazione la condivisione
il successo crescente dell'azienda
solida economia in solido occidente
economisti medici giudici tranquillizzanti
soluzioni collaudate rapide sapienti
è volere di più.

Così mantengo la regola
dei sentimenti immobili
l'individuale etico dei tempi
com'è lontano il novecento
com'è lontano
tutto andato via col vento.

Contemporaneo
non serve capire ogni parola
lo spirito muove il corpo
e anche l'idea
democrazia dei profitti perfetti
delle nude proprietà
distese e pretese.

Contemporaneo
che parola opportuna
che moto apparente
delle idee più contrastanti
se vuoi salire all'altare maggiore
di questi tempi
niente e nessuno può fermarti.

Corro insieme a voi
corro e desidero
corro insieme a voi
contemporaneo.

Sogno con voi
un po' dei vostri
raggiungibili sogni.

Corro insieme a voi
corro e desidero
corro insieme a voi
contemporaneo.

Sogno con voi
un po' dei vostri
raggiungibili sogni.

Denny

da L'Arcangelo
(2006)

Non c'é giustizia né pace
Qua intorno
Tutte le ore di un anno
E tutto il tempo del giorno
Io giù da un letto sicuro
Mi butto alle sei
Un caffé d'acqua sottile
Ti porto

Nessuno sa e nessuno
Nemmeno capisce
Nessuno vede l'amore
Nessuno lo intuisce

Io fra i tuoi occhi splendenti
Ci sto perduto nel mezzo
Se accendessi un'altra luce
Non la vedrei

Non c'é lavoro né pace
Qua intorno
Non c'é futuro né paga
Qua in fondo
C'é il mio capo al cancello
Che aspetta
Un’altra sigaretta
Poi vado
E lui di certo non sa
E di certo non capisce
Lui non lo vede l'amore
E nemmeno lo intuisce
Io fra i tuoi occhi splendenti
Sto perduto nel mezzo
Se si accendesse un’ altra luce
Non la vedrei

Certi giorni non so nemmeno
Come pregare
Certe volte non so davvero
Cosa aspettare
Certe notti sono sicuro
Che sbaglio io
Toccami la mano e lo saprò
Non c'é giustizia né pace
Qua intorno
Tutte le ore di un anno
E tutto il tempo del giorno
Io giù da un letto sicuro
Mi butto alle sei
Un caffé d'acqua sottile
Ti porto, Denny

Nessuno sa e nessuno
Nemmeno capisce
Nessuno vede l'amore
Qualcuno lo intuisce

Sto fra i tuoi occhi splendenti
Perché l’attimo é ora
Toccami la mano e ti sentirò
Toccami la mano e  capirò
Accendi quella luce e la vedrò

Dieci Soldati

da 700 giorni
(1986)

Dieci ragazzi soldati di sera
davanti a un cinema popolare
cuori tranquilli che aspettano
come chi deve aspettare
dentro quei pantaloni accorciati
sono dieci e sono veri soldati
coi loro dieci biglietti senza felicità.

Dieci soldati alla stazione
e la stazione è già in guerra
i bombardieri che passano piano
sembrano rondini visti da terra.

Quante saranno le strade interrotte
in questa primavera che sta per arrivare
quante puttane lo aspettano ancora
l'uomo del timbro sul lasciapassare.

È per farcela meglio vedi
si dovesse andare via
quante saranno le strade interrotte
e quanta la polizia.

Dieci macchine rosse oggi sono passate
le ragazze sfogliavano piano
fotografie colorate.

Automobili che tagliano l'aria
e camminano sfiorando la terra
non c'era niente del genere
prima di quella guerra.

I dieci signori al volante
hanno tutti il cappello sugli occhi
e tengono i baveri alzati
ma attenzione che non sono soldati.

I dieci soldati di guardia invece
vedono questo portento
automobili che tagliano l'aria
e modificano il tempo
e corrono toccando le strade
ma potrebbero volare
come quelle rondini lente
che vedevamo
che vedevamo venire dal mare.

Dieci ragazzi di guardia
e le rondini tutte a terra
si vedono più automobili
quando finisce una guerra.

Dieci macchine rosse oggi sono passate
le ragazze sfogliavano piano
fotografie colorate.

Discanto

da Discanto
(1990)

Di acqua e di respiro
di passi sparsi
di bocconi di vento
di lentezza
di incerto movimento
di precise parole si vive
di grande teatro
di oscure canzoni
di pronte guittezze si va avanti
di come fare
di come dire
di come fare a capire
di alti
di bassi
battiti del cuore
fasi della luna
e ritmi della terra
di intelligenza
di intermittenza
si vive di danze
di ballo sociale
di una promessa
di un faccia differente
di mediocri incontri
di bellezze
di profumi ardenti
di accidenti
rotolando si gira, si balla
si vive, si fa festa
quella, questa
si picchia forte col piede
nella danza
e si sbaglia il passo
si vive di fortune raccontate
e di viaggiare
e si cammina stanchi

è di lavoro
è opposizione
è corruzione
si vive di lenta costruzione
e di tempo che ci inchioda
e di diavoli al culo
di fianchi smorti
di fuochi desiderati
si vive di pane
di speranza di bere
un vino buono per l'estate
rotolando si vive
di discorsi leggeri
cori
di maschere notturne
canto e discanto
e giù divieti
e oli sulla pelle
e sorrisi di fantasmi
e fantasmi fotografati
e giù campane annuncianti
si vive di sguardi fermi
di risposte folgoranti
di lettere partite
che aspettiamo in cima al mistero
di essere così soli.

Di questo si vive
e di tant'altro ancora
che inseguiamo come i cani
respirando dal naso
per finire invece
ancora sorridenti, ancora abbaianti
di un dolore a caso.

E di Nuovo Cambio Casa

da La mia banda suona il rock
(1979)

E di nuovo cambio casa
di nuovo cambiano le cose
di nuovo cambio luna e quartiere
come cambia l'orizzonte, il tempo, il modo di vedere
cambio posto e chiedo scusa
ma qui non c'è nessuno come me.

E stasera sera do a lavare
il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore stasera
e stasera voglio uscire
che mi facciano parlare
voglio ridere e voglio bere
io stasera cambio amore
è tutto qui.

Ma sapere dove andare
è come sapere cosa dire
come sapere dove mettere le mani
e io non so nemmeno se ho capito
quando t'ho perduta
qui fioriscono le rose
ma dentro casa è inverno e fuori no.

E vendo casa per un motore
la soluzione è la migliore
un motore certamente può tirare
la mia fantasia un po' danneggiata
e da troppo parcheggiata
e poi cambiare casa
come cambiano le cose così.

E gira, gira e gira, gira
si torna ancora in primavera
e mi trova che non ho concluso niente
io l'amore l'avevo in mente
ma ho conosciuto solo gente
e posso solo andare avanti
fintanto che nessuno è come me.

E gira, gira e gira, gira
si torna ancora in primavera
e scopro che non ho capito niente
e allora io stasera do a lavare
il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore
cambio numero e quartiere
fintanto che nessuno è come me.

E non Finisce Mica il Cielo

(1982)

E non finisce mica il cielo
anche se manchi tu
sarà dolore o è sempre cielo
fin dove vedo
chissà se avrò paura
o il senso della voglia di te
se avrò una faccia pallida e sicura
non ci sarà chi rida di me
se cercherò qualcuno
per ritornare in me
qualcuno che sorrida un po' sicuro
che sappia già da sè
che non finisce mica il cielo
questa è la verità
possa restare in questo cielo
finché ce la farà.

Se avrò una faccia pallida e sicura
sicura
non ci sarà chi rida di me
perché io avrò qualcuno
perché aspettando te
potrei scoprirmi ancora sulla strada
per ritornare in me
per ritornare in me
per ritornare in me.

Fotogramma

Quelli siamo noi
(2002)

Quelli siamo noi,
guarda che zampe possenti
che denti, che schiena
quelli siamo noi
guarda che fame e che velocità...
siamo toccati dal mondo
Senza fortuna nè sventura
corri bello e ridi con tutti i denti
corri che fottere la terra
non sarà bene, nè male...mai più
quelli siamo noi
guarda che occhi e che pelle di cuoio
guarda che bestie, che muscoli duri
che rincorsa e che polvere
corri che siamo noi
santa madre dell'incertezza prega per questo repertorio umano
che non ha più calze nè scarpe
Nè caldo nè freddo
la giostra accelera i suoi giri
e basta niente alla gente...per volare giù
senza fortuna nè sventura
nè bene, nè male, nè caldo, nè freddo
corri bello...che quelli siamo noi
quelli siamo noi, amore mio
quelli siamo noi.

Gli Amanti d'Irlanda

da 700 giorni
(1986)

Un'ora, un'ora, un tiro di voce, un sorriso segreto,
così la luna di questo paese divenne l'alba
sulle strade di Francia.

"Oh amore, amore che tutto disdegni (fuorchè in tuo nome)"
così che un segno rimase profondo finita la Francia
e già sui muri di Fiandra.

Aviatore sopra il mare
dimmi che cosa vedi,
aviatore che tagli il mare
dimmi c'è niente che corre come noi.

Sovrappose i suoi occhi al mare
e le labbra al motore ansante
lei mi guardava le mani e il volante girava pronto
per il buio di Londra.

Aviatore sopra il mare
dimmi che cosa vedi,
aviatore di là dal mare
dimmi c'è niente che corre come noi
che corre come noi.

Noi che imparammo ad amarci d'amore
al buio, al vento, al mare
aspettando i rari aviatori dai vetri di una stanza
in un albergo d'Irldanda.

Aspettando i rari aviatori dai vetri di una stanza
in un albergo d'Irlanda.

Come gli amanti d'Irlanda.
Come gli amanti d'Irlanda.

I Treni a Vapore

(1992)

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno
perché voglio sognare

E nel sogno stringo i pugni
tengo fermo il respiro
e sto ad ascoltare

Qualche volta sono gli alberi d'Africa
a chiamare
altre notti sono vele piegate
a navigare

Sono uomini e donne
e piroscafi e bandiere
viaggiatori viaggianti
da salvare

Delle città importanti
io mi ricordo Milano
livida e sprofondata
per sua stessa mano.

E se l'amore che avevo
non sa più il mio nome
e se l'amore che avevo
non sa più il mio nome

Come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà.

Io la sera mi addormento
e qualche volta sogno
perché so sognare
E mi sogno i tamburi
della banda che passa
o che dovrà passare

Mi sogno la pioggia fredda
e dritta sulle mani
e i ragazzi della scuola
che partono già domani

E mi sogno i sognatori
che aspettano la primavera
o qualche altra primavera
da aspettare ancora
fra un bicchiere di neve
e un caffé come si deve
quest'inverno passerà.

E se l'amore che avevo
non sa più il mio nome
e se l'amore che avevo
non sa più il mio nome

Come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà

Come i treni a vapore
come i treni a vapore
di stazione in stazione
e di porta in porta
e di pioggia in pioggia
e di dolore in dolore
il dolore passerà.

Il Bacio sulla Bocca

da Lampo viaggiatore
(2003)

Bella,
che ci importa del mondo
verremo perdonati te lo dico io
da un bacio sulla bocca un giorno o l'altro.

Ti sembra tutto visto tutto già fatto
tutto quell'avvenire già avvenuto
scritto, corretto e interpretato
da altri meglio che da te.

Bella,
non ho mica vent'anni
ne ho molti di meno
e questo vuol dire (capirai)
responsabilità
perciò…

Volami addosso se questo è un valzer
volami addosso qualunque cosa sia
abbraccia la mia giacca sotto il glicine
e fammi correre
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare.

Stancami
e parlami
abbracciami
guarda dietro le mie spalle
poi racconta
e spiegami
tutto questo tempo nuovo
che arriva con te.

Mi vedi pulito pettinato
ho proprio l'aria di un campo rifiorito
e tu sei il genio scaltro della bellezza
che il tempo non sfiora
ah, eccolo il quadro dei due vecchi pazzi
sul ciglio del prato di cicale
con l'orchestra che suona fili d'erba
e fisarmoniche
(ti dico).

Bella,
che ci importa del mondo.

Stancami
e parlami
abbracciami
fruga dentro le mie tasche
poi perdonami
sorridi
guarda questo tempo
che arriva con te
guarda quanto tempo
arriva con te.

Il Battito

da L'Arcangelo
(2006)

Dateci parole poco chiare
Quelle che gli italiani
Non amano capire
Basta romanzi d’amore
Ritornelli, spiegazioni
Interpretazioni facili
Ma teorie complesse e oscure
Lingue lontane servono
Pochi significati
Titoli, ideogrammi, insegne
Inglese, americanoslang

Senza studiare, senza fiatare
Basta intuire
Che è anche troppo
Colpo d’occhio
E’ quello che ci vuole
Uno sguardo rapido
Il nostro suono
Il nostro suono è
Un battito

Parole incomprensibili
Siano le benvenute
Così affascinanti
Così consolanti
Non è nemmeno umiliante
Non capirle
Anzi, così riposante
Dopo tanto teatro
Dopo tante guerre
Dopo tanti libri
Dopo tanto cammino
Dopo tante bugie
Dopo tanto amore
Dopo tanti secoli

Mai più canzoni
In italiano, greco, slavo
Poca letteratura
Brevi racconti al massimo
Scrittori intraducibili
Relazioni elementari
Poeti ermetici
Tv irreversibile
Con accenti diversi
Esotici
Ora davvero basta
Con la trasparenza
Voglio una cultura
Davvero sottostante
Davvero inapparente
E soprattutto
Per sempre
Voglio essere ricordato
Nella prossima era
Come un glaciale geroglifico
Come un bassorilievo
Come un graffito inesplicabile
Perché del tutto inutile

Dateci le parole poco chiare
Quelle che gli italiani
Non amano capire
Costruiremo una nuova cultura
Rapida ed estetica
E il pensiero sarà
Un colore
Il colore sarà un suono
Il nostro suono
Un battito
E il pensiero
Sarà un minuto
Il minuto un suono
Il  nostro suono
Un battito

Il Motore del Sentimento Umano

da La disciplina della Terra
(2000)

IL motore del sentimento umano
non lascia indirizzo né traccia
cara la mia bella faccia da straniera
e per di più l'amore che si finge
è tutto seme di gatto
lacrime e saliva leggera.

Tu sei così bella
che dovresti scappare subito
partire ora
che profumi di cose vive e di buono
c'è musica dura intorno per certi angeli
e perfino per me.

Che vengo al tuo santuario
come uno di quei ragazzi da marciapiede
che la notte si domandano la trama del cielo
coi loro occhi abituati al buio
dei viali vuoti.

Siamo stanchi d'aver mentito e dove lontano vivo
le carezze guariscono ogni male
spediscimi le parole che ti dovrei dire
e giuro che le imparerò.

Che tempo è questo
che tempo
che strada e che ora del giorno è.

E quali parole servono oggi
a chi non sa scrivere che lettere d'amore
quali passi di poeti e loro piogge e solitudini
piegherebbero il tuo sguardo e il tuo tempo ancora
verso me.

Il motore del sentimento umano
non lascia indirizzo né traccia
non lascia indirizzo né traccia.

Il Passaggio dei Partigiani

da 700 giorni
(1986)

Signor comandante della pattuglia
ma non le pare di sentire
dal fondo dei faggi alla collina
come qualcosa che si avvicina
la strada che taglia per il paese
dove diventa serpentina
a noi qui pare di sentire
come un motore che s'avvicina
a noi qui pare di sentire
più di un motore che s'avvicina.

È certo di polvere ne alza tanta
una colonna di camion che avanza
e sbianca i preti e le ciglia degli occhi
di tutti quelli che trova a passare
come si posa sul cucchiaio
degli altri già andati a mangiare
che qundo staranno per bere
la sentiranno fra labbro e bicchiere
che qundo staranno per bere
la sentiranno fra labbro e bicchiere.


È sulla strada di Sant'Angelo
che è suonato mezzogiorno
è il mezzogiorno dell'andata
e domani poi suonerà il ritorno
è il mezzogiorno dell'andata
e domani poi suonerà il ritorno.

Signor comandante della pattuglia
ma non le pare di sentire
dal fondo dei faggi alla collina
come qualcosa che si avvicina
la strada che taglia per il paese
dove diventa serpentina
a noi qui pare di sentire
come un motore che s'avvicina
a noi qui pare di sentire
più di un motore che s'avvicina.

Il Pilota

da Ventilazione
(1984)

Il pilota non porta mai
pensieri pesanti
che sarebbero già da soli
tutto carico in più.
Né sciarpe, occhiali e ricordi
lasciati distanti,
che la bestia è pesante da tirare su.

Con la nebbia di Milano
che gli morsica il culo
per allegria,
col carrello e i bagagli
tutti quanti già su,
a vedere Linate diventare Pavia
oh, che tempo, che tempo, dai che andiamo via
oh, che tempo, che tempo, dai che andiamo via.

Tenuto conto
che la terra non finisce mai
troppo lontano,
specialmente per chi se la calcola da lassù,
i profumi di Grecia non toccano
queste altezze padane
mentre i cieli di Rimini arrivano bene da giu.

Solo l'Africa, qualche volta,
restituisce il sapore
dell'andare via,
ma di tempo per soddisfarsi
mica sempre ce n'è
per chi vede ogni volta Linate
che diventa Pavia
e sa bene che il tempo cambia andando via
e sa bene che il tempo cambia andando via.

Il Talento delle Donne

da Canzoni a raccolta (Time and Silence)
(1998)

Om Mani Padme Hum.

Guarda l'orologio amore mio
ricordati questo tempo
guarda l'orologio dovunque sei
da qualunque sentimento
qui è mezzanotte da un minuto
tutta la strada è accesa
ma è fin troppo diritta
perché mi porti a casa.

Che gusto di selvatico
di nessun pentimento
mi trovo sulla bocca, sulle mani
di tempo in tempo
l'amore ha i suoi fastidi
io ne sto a riparo
meglio un ergastolo sentimentale
che la vita innaturale senza te.

Time and silence.

Così il tempo che è già stato
l'ho traslocato ieri
io che sognavo e ti sognavo
credendo di pensare
oggi è la corsa delle cose
che mi lascia senza fiato.

Il talento delle donne
è così naturale
il talento delle donne
sperdutamente amate.

Time and silence.

L'innocenza con cui puniscono
per le cose non avverate
allo scadere di un giorno
senza un miracolo da invocare
né un fazzoletto piccolo per salutare
ma il coraggio certe volte
è così naturale.

Time and silence.

Om Mani Padme Hum.

Guarda l'orologio amore mio
ricordati questo tempo
guarda l'orologio dovunque sei
da qualunque sentimento
qui è mezzanotte da un minuto
tutta la strada è accesa
ma ci vorrebbe un miracolo
per riportarci a casa
noi due.

Time and silence.

Om Mani Padme Hum.

Invisibile

da La disciplina della Terra
(2000)

Invisibile
il vertice puro dell'allegria
invisibile
il pianoforte del dio del silenzio
invisibile.

Invisibile
ogni buon maestro che si fa invisibile
l'atto e la parola
né sciabola né bastone
invisibile.

Invisibile
una pace anche piccola
un caso d'amore
un popolo che sia capace di ricostruire il silenzio
dalla simulazione di un sogno
invisibile.

E l'invisibile limpidità
la misura del tempo
la grande arte è un mestiere piccolo
invisibile.

Invisibile
l'amore nelle sue versioni
invisibile
la luna tutta
il sangue senza rivali
la rosa nuova nel giardino
la cometa d'oro nel cielo stellato
invisibile
un camion di angeli
santeria e santità
l'ambizione muta del compositore
invisibile.

Io sto sempre lontano da ciò che amo io sto
invisibile
come un ordine superiore il mio disegno natale.

È la strategia miserabile del cacciatore
che si fa invisibile.

Italiani d' Argentina

da Discanto
(1990)

Ecco, ci siamo
ci sentite da lì?
in questo sfondo infinito
siamo le ombre impressioniste
eppure noi qui
guidiamo macchine italiane
e vino e sigarette abbiamo
e amori tanti.

Trasmettiamo da una casa d'Argentina
illuminata nella notte che fa
la distanza atlantica
la memoria più vicina
e nessuna fotografia ci basterà.

Abbiamo l'aria di italiani d'Argentina
ormai certa come il tempo che farà
con che scarpe attraverseremo
queste domeniche mattina
e che voglie tante
che stipendi stani
che non tengono mai.

Ah, eppure è vita
ma ci sentite da lì?
in questi alberghi immensi
siamo file di denti al sole
ma ci piace, sì
ricordarvi in italiano
mentre ci dondoliamo
mentre vi trasmettiamo.

Trasmettiamo da una casa d'Argentina
con l'espressione radiofonica di chi sa
che la distanza è grande
la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai più
ci piacerà.

Abbiamo l'aria di italiani d'Argentina
ormai certa come il tempo che farà
e abbiamo piste infinite
negli aeroporti d'Argentina
lasciami la mano che si va.

Ahi, quantomar quantomar per l'Argentina.

La distanza è atlantica
la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai più
ci piacerà
Ahi, quantomar

Ecco, ci siamo
ci sentite da lì?
ma ci sentite da lì?

J'Adore Venise

da Panama e dintorni
(1981)

Al terzo doppio whisky quasi le gridai:
"J'adore Venise"
un'occhiata da dietro la spalla so
non vuol mai dire no
mi voltai verso il buio
dietro il vetro indovinavo casa mia,
ma nemmeno un motivo per andare via.

Una calza di seta sull'abat-jour,
"J'adore Venise"
una musica lenta ti tira su
e vivi un po' di più
giusto ai piedi del letto
un giornale: "la questione d'Algeria"
ma nemmeno un motivo
che io ricordi per andare via.

E tre bottiglie in fila e quattro poi
e le risate
che cavolo di nome avessi quella notte
non ricordo più
sentivo che finiva
e il giorno ce l'avevo addosso già
e sembravo qualcuno in un altro posto
ma stavo ancora la.

I motivi di un uomo non sono belli
da verificare
il problema è concedersi
un po' del meglio e un po' di più
lei venne alla finestra
io le dissi: "mi sa che il buio se ne va"
così calmo e seduto pareva proprio
stessi ancora la.

Jubilaeum Bolero

(Ai Giubilanti Dell'Anno Duemila)
da La disciplina della Terra
(2000)

Io sono devoto alla Logica
sono devoto a San Giorgio e al suo cavallo
ecco "l'ingegnoso cavaliere" e il suo scudiero
a noi tre sarebbe bastato per esempio
essere immortali.

Ecco il vertiginoso parlare dello spirito umano, ecco
l'insaziabile ricerca che genera
l'opera invisibile
l'opera imperdonabile.

E poi
il decimo capitolo del mio amore
preceduto come si conviene
dai migliori ladri di denti d'oro
l'oscenità di una notte di tamburi
che è la decima
che è la mia.

E sfilano gli esultanti
vuoti come i giorni di vento
accompagnati dalla musica del novecento
preparata dai grandi cuochi del novecento.

Ed è tutta aria mulinante
cori sull'oceano
acque bianche
io resto fedele a San Giorgio
sono devoto alla Logica
di notte e di giorno
di notte e di giorno.

Hanno lasciato Gerico dalle gambe chiuse
dove la vita si conclude
vengono da Napoli dove tutto rinasce e ricomincia
è la sgargiante processione dei senza fede
redenti, guariti e debitori.

Ed ecco lo spirito di un macchinista
che ha visto le Indie occidentali
e latitudini e longitudini e ancora si chiede:
"in quale città andiamo e in quale tempo
soprattutto in quale tempo".

E ancora
le bocche libere dal bavaglio
baciami e saprò ripagarti con getti d'amore
sei musica forte di trombe e di tamburi
sarai musica nella tempesta
senza una mano che tu suoni
perché di te
perché di te
perché di te farò un canto.

Passano i generali battuti
che si affrettano nell'oscurità
dei settecento sottopassaggi di Roma
dove non c'è chi butti una moneta
e i giorni copiano i giorni
la storia copia la storia
a sua minor gloria.

E io sono devoto alla Logica
sono devoto a San Giorgio e al suo cavallo
ecco "l'ingegnoso cavaliere" e il suo scudiero
a noi tre sarebbe bastato per esempio
essere immortali.

San Bernardo e San Simone
proteggetemi dal lampo e dal tuono
Santa Vergine benedetta
proteggetemi dal lampo, dal tuono e dalla saetta
portate questa burrasca sul monte di Messina
dove non canta né gallo né gallina
il tempo passa e la morte viene
beati coloro che hanno fatto del bene.

Tutto questo va verso l'alto
come un fiume verticale
a fulmine di spada
io brindo al vostro passaggio
al piacere del ladro
alla pubblica colpa
bevo acqua gelida a larghe mani
bevo agli orizzonti gobbi
alle femmine barbute
alle scimmie e ai cani
mi guardo ancora nello specchio
e vi saluto brava gente.

La Bottega di Filosofia

da Lampo viaggiatore
(2003)

Sono un visionario vedo quello che non c'è
sogno una macchina che
riavvolge il tempo
sono un visionario vedo quello che non c'è
sogno una macchina
che riavvolge il tempo
il tempo.

Oggi chiamano filosofi se stessi
gli insegnanti di filosofia
io vedo chiaramente quello che ho d'intorno
vedo senza aiuto
e meglio senza occhiali.

Guardate ragazzi il meridione della terra
l'antartide che oggi ci sovrasta
lo stomaco del mondo è capovolto
come un sacco ci sventola sulla testa
sono un visionario filosofo di bottega
osserva e se ne frega in fondo
perchè vede e soprattutto non ricorda
vede e soprattutto non ricorda.

Io me li ricordo i fatti e le parole
l'odore del desiderio delle belle da marito
le corse in macchina per Genova di pietra.

Il suono delle promesse la luce dentro gli occhi
e quello che non ricordo non lo vedo
come non c'è confine fra i deserti
nuoto dentro un lago di montagna
e ascolto tutti
come da una radio calma
di onde d'acqua.

Sono un visionario vedo quello che non c'è
sogno una macchina
che riavvolge il tempo.

Abbiamo tutti un amico che non parla
oppure non capisce o non ci sente
al mio leggo i giornali qualche volta
nelle domeniche di sole a tradimento.

Sono un borghese visionario
lui un rivoluzionario cieco
io un servo sciocco
lui uno che intreccia il vento
e non sappiamo che rivoluzione fare
e allora rimando ragazzi e insegno a rimandare.

Oggi chiamano astrologi se stessi
i pasticcioni di numerologia
voi vedete bene e chiaro e fate e dite
eppure vi conviene non capire
è che siete fottuti e felici titolari
di una bottega di filosofia come la mia
come la mia.

Sono un visionario vedo quello che non c'è
sogno una macchina che
riavvolge il tempo
sono un visionario vedo quello che non c'è
sogno una macchina
che riavvolge il tempo
il tempo.

La Canzone Popolare

da Lindbergh
(1992)

Alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
se c'è qualcosa da fare
alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da imparare ancora
ce lo dirà.

Sono io oppure sei tu
che hanno mandato più lontano
per poi giocargli il ritorno
sempre all'ultima mano
e sono io oppure sei tu
chi ha sbagliato più forte
che per avere tutto il mondo tra le braccia
ci si è trovato anche la morte
sono io oppure sei tu
ma sono io oppure sei tu.

Alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
se c'è qualcosa da fare
alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da capire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da chiarire ancora
ce lo dirà.

Sono io oppure sei tu
la donna che ha lottato tanto
perché il brillare naturale dei suoi occhi
non lo scambiassero per pianto
e invece io, lo vedi da te
arrivo sempre l'indomani
e ti busso alla porta ancora
e poi ti cerco le mani
sono io, lo vedi da te
mi riconosci, lo vedi da te.

Alzati che sta passando la canzone popolare.

Sono io sono proprio io
che non mi guardo più allo specchio
per non vedere le mie mani più veloci
né il mio vestito più vecchio
e prendiamola tra le braccia questa vita danzante
questi pezzi di amore caro
quest'esistenza tremante
che sono io e che sei anche tu
che sono io e che sei anche tu.

Alzati che si sta alzando la canzone popolare.

Alzati che sta passando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da chiarire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da cantare ancora
si capirà.

La Costruzione di un Amore

(1978)

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un' altare di sabbia
in riva al mare

La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
come un grattacielo di cento piani
o come un girasole

ed io ci metto l'esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lì
e che non fa male

E ad ogni piano c'è un sorriso
per ogni inverno da passare
ad ogni piano un Paradiso
da consumare

dietro una porta un po' d'amore
per quando non ci sarà tempo di fare l'amore
per quando farai portare via
la mia sola fotografia

E intanto guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo

e sono qui
e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

sono io che guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo

e tutto ciò mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso

E la fortuna di un amore
come lo so che può cambiare
dopo si dice l'ho fatto per fare
ma era per non morire

si dice che bello tornare alla vita
che mi era sembrata finita
che bello tornare a vedere
e quel che è peggio è che è tutto vero
perché

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

la costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un' altare di sabbia
in riva al mare

E intanto guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo

e sono qui
e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

sono io che guardo questo amore
che si fa grande come il cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo

e tutto ciò mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso

Sì.

La Disciplina della Terra

da La disciplina della Terra
(2000)

La disciplina della Terra
sono i padri e i figli
i cani che guidano le pecore
tutti quei nomi dimenticati
sotto la mano sinistra del suonatore.

Solo l'amore non va così
a me pagano il giusto in questa vita mi pare
anche per vedere bene
per inseguire e per ascoltare.

Perché la vita non va così
è la disciplina della Terra.

Tu sei più bella di ieri vita
che a tutti ci fai battere il cuore
ed è proprio questo che mi piace tanto
ma non so scrivere e non so dire
non so chinare la testa
che non si china la testa
e non si regala l'intelligenza e la compagnia
e non è il caso di aspettare
non è il caso di aspettare
mai più.

Perché la vita non va così
è la disciplina della Terra.

Me ne stavo qui con gli occhiali al soffitto
a innamorarmi dei colori delle cose
ma desiderare non basta
da così lontano non basta.

Ora ho un contratto con gli angeli
e ti ritrovo di sicuro vita
in qualche mese d'agosto accecante
o in un tempo meno illuso
che vuoi tu.

Perché la vita non va così
è la disciplina della Terra.

La Madonna Nera

da Lindbergh
(1992)

Io penso a me
che fra andata e ritorno
tutto il santo giorno
un'ora per mangiare
un'ora per dormire
ben poco ti potrò vedere
poi penso a te
piegata sulla scrivania
con davanti una rosa
che sarà la mia
sciupata mia.

Alla festa del dieci luglio
che era quasi sera
la Madonna Nera
s'impantanò
venne l'autorità con la ferrovia
tutta la sacrestia
e venne il coro con la melodia
a salvare l'oro e l'argento
il marmo e il cemento
il bronzo e il paramento
e il mantenimento
e dall'ingorgo che c'era
non si poté andare via
che alle dieci di sera
quando la Madonna Nera
noi spingendo e tirando
piangendo e sperando
inclinando e strepitando noi
si risollevò.

Io penso a te
inclinata sulla scrivania
con davanti la rosa
che sarà la mia
appassita mia
poi penso a me
che fra andata e ritorno
tutto il santo giorno
un'ora per mangiare
un'ora per dormire
tutti i santi giorni
tutto il santo giorno
tutti i santi giorni
tutto il santo giorno
tutti i santi giorni
tutto il santo giorno.

E così sia.

La Mia Giovinezza

da La disciplina della Terra
(2000)

Non ho mai tradito la mia giovinezza
perché la vita si alimenta di poco
non dura eterna
come le lampade di sacrestia
non ho mai tradito la mia giovinezza
nemmeno una volta in vita mia.

E non riconosco nessuno
non mi ricordo di un giorno
solo un passato pieno di donne
un cimitero dei cani
la casa dei sentimenti arredati
dei sentimenti adornati
dei sentimenti armati.

Non ho mai tradito la mia giovinezza
non devo provare la mia innocenza
sono colpevole d'aver nutrito
l'amore e altre deviazioni
come la malinconia
come la nostalgia.

La prima volta che mi sono innamorato
era una donna conosciuta in sogno
e dopo è sempre stato cosiì
in fondo è tutto nei vestiti alla moda
e sulle labbra dell'avvenire
in fondo è tutto lì.

Ci vuole un anno e ci vuole un giorno
confidare nel silenzio
e nella condizione umana
badare alla casa
e alla pioggia di stravento
come un uomo vestito da uomo fa.

È il giornale dei tempi
un bacio distratto
la sola cura
per chi ha origliato l'amore
chi ha conosciuto tutte le braccia
e tutte le ha perdute
e tutte le ha perdute
e tutte le ha perdute.

Strofinando un pianoforte
si incontra il mondo dei vincitori, sì
dei miei ricordi sarai l'ultimo a svanire
perché ho sete e fame
è sempre stato così.

In fondo è tutto nei vestiti alla moda
e sulle labbra dell'avvenire
in fondo è tutto lì.

La Musica che Gira Intorno

da Le città di frontiera
(1983)

Per niente facili
uomini così poco allineati
li puoi chiamare ai numeri di ieri
se nella notte non li avranno cambiati

Per niente facili
uomini sempre poco allineati
li puoi pensare nelle strade di ieri
se non saranno rientrati

Sarà possibile sì
incontrarli in aereo
avranno mani e avranno faccia di chi
non fa per niente sul serio

Perché l'America cosí come Roma
gli fa paura
e il Medio-Oriente che qui da noi
non riscuote nessuna fortuna

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

Ma uno che tiene i suoi anni al guinzaglio
e che si ferma ancora ad ogni lampione
o fa una musica senza futuro o
non ha capito mai nessuna lezione

Sará che l'anima della gente
funziona dappertutto come qui
Sarà che l'anima della gente
Non ha imparato a dire ancora un solo sì

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

Per niente facili
uomini così poco allineati
li puoi chiamare ai numeri di ieri
se nella notte non li avranno cambiati

Per niente facili
uomini sempre poco affezionati
li puoi tenere fra i pensieri di ieri
se non ci avranno scordati

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

La Pianta del Té

da La pianta del té
(1988)

Come cambia le cose
la luce della luna
come cambia i colori qui
la luce della luna
come ci rende solitari e ci tocca
come ci impastano la bocca
queste piste di polvere
per vent'anni o per cento
e come cambia poco una sola voce
nel coro del vento
ci si inginocchia su questo
sagrato immenso
dell'altipiano barocco d'oriente
per orizzonte stelle basse
per orizzonte stelle basse
oppure niente.

E non è rosa che cerchiamo non è rosa
e non è rosa o denaro, non è rosa
e non è amore o fortuna
non è amore
che lafortuna è appesa al cielo
e non è amore

Chi si guarda nel cuore
sa bene quello che vuole
e prende quello che c'è

Ha ben piccole foglie
ha ben piccole foglie
ha ben piccole foglie
la pianta del tè.

La Volpe

da La pianta del té
(1988)

Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Sarà il cane che ritorna, ma il cane non è
Sarà il cane che ritorna, ma il cane non è

Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Sarà la luna fra le piante "malaluna"
Sarà la luna fra le piante "malaluna"
Sarà la luna fra le piante, ma la luna non è
Sarà la luna fra le piante, ma la luna non è

Che sarà quell'ombra sulla strada di casa mia
Che sarà quell'ombra sulla strada di casa mia
Sarà un amico che ha allungato la strada sarà
Sarà un amico che ha allungato la strada sarà
Sarà un amico che è arrivato, ma un amico non è
Sarà un amico che è arrivato, ma un amico non è

Che sarà quell'ombra sulla strada
Che sarà quell'ombra sulla strada
Sarà la volpe quando viene l'inverno sarà
Sarà la volpe quando viene l'inverno sarà
Sarà la volpe quando viene, ma la volpe non è
Sarà la volpe quando viene, ma la volpe non è

Sarà il mio amore che ha trovato la strada
Sarà il mio amore che ha trovato la strada
Come la volpe quando viene l'inverno sarà
Come la volpe quando viene l'inverno
Sarà.

Labile

da Macramé
(1996)

Scivolo come le nuvole di notte
e sto contento
amore che t'avevo caricato
nel mio sangue
non ti ci vedo, non ti ci sento
passo sul ciglio del mondo
disattento
dal lato occidentale delle cose
m'incanto, mi disincanto
scivolo come le acque delle regioni
senza vento
quanto amore andò sprecato
amando - disanimando
ti ricorderai di me?
ti ricorderai?
Labile
Comprendo appena la ragione stessa
del mio canto
e cerco un confessore ideale, sì
un'alleanza, un controcanto
inseguo qualcosa che migliori
profondamente
la Storia è inabitabile
è labile
e il suo tempo non vale niente
mi dicono che Dio esiste
ma si accontenta
di camere doppie con la vista siderale
mentre qui da noi
piove sempre
si ricorderà di me?
si ricorderà
Labile.

Meno che umano
sto fra le gambe del mondo
lubrificato - facile
con la faccia di terra
e di gesso
maledetto tirassegno futile
accoltellato alle radici
gonfio di canto come una tromba
suonata da un dio
senza note di passaggio
solo un vortice tardo - barbarico.

Ho sognato una vita
di stagioni sicure
ero il padre e la madre
di azioni del caso e dell'orgoglio.

L'Abito della Sposa

da Macramé
(1996)

Ha lo stomaco magro
questa giovane sposa
dovreste farla mangiare
di più
ha un brutto sogno da donna
che non dice a parole
ma sposta metro per metro
nell'erba fredda
un soldato miserabile
sui binari bruciati
in un italiano teatrale grida:
"viva la follia"
e lei: "ho paura della buone notizie
perché è peggio di come si dice
anche l'inferno di Babilonia
fu dimenticato così"

cosa volete che sia, signori
è tutto tempo che passa
cosa volete che sia
è un abito che si indossa
cosa vuoi mai che sia
è il tuo tempo che passa
lei alzò un poco la gonna
l'uomo le disse: "vieni, ora"

quando anche l'ultimo soldato
ebbe fatto scorta di lei
in quel freddo carnale
lei si sentì ancora bella
col suo profumo volgare
come la sete di vittoria
da consumare per giorni
e così sia

cosa volete che dica, signori
è tutto tempo che passa
cosa volete che dica
è un abito che si indossa
cosa vuoi mai che sia, bella
è il tuo tempo che passa
il soldato le disse: "ho paura"
e lei rispose: "dormi, ora".

L'Amante

da Macramé
(1996)

Arido sono amante amato
il viso non l'ho più, m'è cascato
una fulgida notte
di Casino
ho costole divaricate
disossate
sono tutte corde della mia arpa
cupi tamburi battono le reni

Ho acqua agli occhi benedetto iddio
e fremiti alle dita
ho muscoli da uomo
e muscoli da cane
ho corda al collo
anima mia
e trappole alla vita
ho pensieri da uomo
e pensieri da cane
specialmente da cane

Lupo mi sono fatto invece
così ebbi salvo il pasto
tradito il mio destino
che niente era garantito
se non che il tempo e chi lo serve
ha bocca più grande e feroce
della mia
povera bestia cattiva
non abbastanza cattiva

Caro amore io t'ho visto arrivare
fra le gambe delle donne arroventare
come il metallo nero
di un motore

Caro amore io t'ho visto arrivare
fra le gambe delle donne arroventare
come il metallo nero
di un motore

Mi sono sentito mancare e tossire
e t'ho sorpreso a cercarmi e ritornare
Dio, se t'ho sentito frusciare
strisciare e rovesciare
io t'ho guardato abbatterti e salire
e accenderti finalmente
come le luci di un ponte
in mezzo all'estate
in mezzo all'estate

Arido sono e dimenticato
amante amato

Caro amore io t'ho visto arrivare
fra le gambe delle donne arroventare
come il metallo nero
di un motore
Caro amore io t'ho visto arrivare
le gambe delle donne arroventare
come il metallo nero
di un motore

Caro amore io t'ho visto arrivare
Caro amore io t'ho visto arrivare
Caro amore io t'ho visto arrivare
Caro amore io t'ho visto arrivare

Arido sono e dimenticato
amante amato.

L'Amore Fa

(Quattordici volte amore)
da L' Arcangelo
(2006)

L’amore fa l’acqua buona

Fa passare la malinconia
Crescere i capelli l’amore fa
L’amore accarezza i figli
L’amore parla con i vecchi
Qualcuno vuole bene ai più lontani
Anche per telefono

L’amore fa guerra agli idioti
Agli arroganti pericolosi
Fa bellissima la stanchezza
Avvicina la fortuna (quando può)
Fa buona la cucina
L’amore è una puttana
Che onora la bellezza
Di un bacio per regalo

 Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere

L’amore fa belli gli uomini
Sagge le donne l’amore fa
Cantare le allodole
Dolce la pioggia d’autunno
E vi dico che fa viaggiare,sì
Illumina le strade
Fa grandi le occasioni
Di credere e di imparare

Cose che fanno ridere l’amore fa
Cose che fanno piangere

Fa crescere I gerani e le rose
Aprire I balconi l’amore fa
Confondere le città
Ma riconoscere i padroni (l’amore lo fa)
Aprire bene gli occhi
Amare più se stessi
L’amore fa bene alla gente
Comprendere il perdono
L’amore fa.

L'Amore per Amore

(1991)

Se tornerà
l'amore per amore
chi lo sospingerà alla mia porta
e riconoscerà
che la luce di luna è poca
e poco si vede del mondo com'è.

E quando arriverà fratello mio
la giustizia per amore
chi la festeggerà nelle piazze
e la conserverà nelle case
che la luce di luna è poca
e poco sappiamo del mondo che sarà.

Quando ritornerà con le sue gambe
la gente indietro dal dolore
chi la riabbraccerà nelle strade
e la saluterà sulle scale
se la notte, la notte già più chiara
ci mostrerà il cielo che sarà.

E se ti canto io ti vedo in questa luna
a mano a mano di più
e se ti chiamo io ti lego in questa luna.

Poco per poco
è un soffio, un sorriso
è a casa, è al lavoro
già sulla strada che torna da te.

Se tornerà amore mio
l'amore per amore
io l'aspetterò fino al mattino
e lo riceverò tra le braccia
quando la notte, la notte ormai già
chiara mi mostrerà
il giorno che farà.

L'Amore Trasparente

da Musica Moderna
(2008)

Non pretendo più
Di aver ragione
Se parlo di vestiti
E di carezze
Le braccia lungo i fianchi
Farò cadere
Pregare no
Che non vorrei pregare
Pregare no
Che non vorrei pregare
Non vergognarsi della propria
Malinconia
È un compito penoso
Anzi uno strazio
L'amore trasparente
Non so cosa sia
Mi sei apparsa in sogno
E non mi hai detto niente
Mi sei apparsa in sogno
E non hai fatto un passo
Nemmeno un gesto
Nemmeno
Lasciamo andare
Meglio di chi improvvisa
A malincuore
Meglio di chi improvvisa
Senza amare

Sarà la vita che monta
E poi riscende
Tutto questo splendore trasparente
Luce elettrica che dopo il buio
Sempre si accende
Se abbiamo assolto tutti i sentimenti
Dimenticato tutti i fuochi spenti

Ma sono pazzo del mondo
E sono pazzo di te
Sono pazzo del mondo
Questo è odio e amore
Sono pazzo del mondo
Questo è odio e amore
Anche per te
Sarà il destino che splende
E poi riscende
Tutto questo rumore che si sente
Acqua libera che sempre
Si spande
L'amore trasparente
Non so cosa sia
Mi sei apparsa in sogno
E non mi hai detto niente
Ti ho dormito accanto
E mi hai lasciato andare
Sarà anche il gioco della vita
Ma che dolore
Sarà anche il gioco della vita
Ma che dolore

L'Angelo e la Pazienza

da Macramé
(1996)

Con rose di Normandia
o con fiori di ferrovia
aggancia quel bell'angelo
prima che voli via
però madre che spavento
però madre che tormento
sognare nudi e crudi
in mezzo a questo via vai
che c'è una femmina in Buenos Aires
con gli occhi che fan moneta
e con l'anima sta inquieta
e più lontana che può
è un desiderio qui in casa mia
tutto bagnato dal dolore
e dopo centomila ore
non c'è un minuto di più

L'amore va consumato va
l'amore va accontentato va
la voglia e l'innocenza
faranno come si può
l'amore va trasudato va
l'amore va comandato va
l'angelo e la pazienza
s'accordano come si può

Io non ti voglio parlare, parlare ma
fra le ginocchia salire
Io non ti voglio sfiorare, sfiorare
io ti voglio amare

Con rose di Normandia
o con fiori di gelosia
blocca quel tuo angelo
prima che corra via

L'amore va consumato va
l'amore raccomandato va
la voglia e l'innocenza
faranno come si può
l'amore va rispettato va
l'amore va rammendato va
l'angelo e la pazienza
s'accordano come si può

Io non ti voglio parlare, parlare ma
fra le ginocchia salire
Io non ti voglio sfiorare, sfiorare
io ti voglio amare

C'è un trionfo di stendardi
dove termina il dolore
e dopo centomila ore
non c'è un minuto di più

È una strada lastricata, amore
dove passa l'innocenza
e dopo noi che siamo senza
poi l'angelo senza di noi.

Last Minute

da Musica Moderna
(2008)

Alle frontiere che passo
Non mi sento sicuro
Nel cuore d'Europa le cose
Non stanno così
Qui vincitori e battuti
Fanno affari lo stesso
Nella calma apparente
Di una fotografia
A Berlino c'è un vestito
Che ti voglio comprare
A Berlino la luce piove
Dai lampioni
Come la nebbia
Intorno a Milano
Così familiare

La donna che guida il mio taxi
Fa di sì con la testa
Dice che può negoziare
Le ragazze da compagnia
La vita privata
Quaggiù non esiste
E io brucio un altro mese
Lontanissimo da te

In Europa
C'è una strada che mi voglio
Ricordare, una casa
A Varsavia, c'è un teatro
Dove ti voglio portare
Quando ritorno indietro
Quando ritorno

La gente del mondo
Che ti ama o non ti ama
È la stessa
Basta una luce negli occhi
Per capirlo
Bevo con gli sconosciuti
Ogni sera
Io qui in capo al mondo e tu
Io qui in capo al mondo

Eh no, eh no
Non mi faccio illusioni
Studio vocaboli nuovi
E pazientemente aspetto

Mi manchi
Negli aeroporti illuminati
La notte
E nell'angolo santo
Del cuore
Mi vedi
Ti spedisco tutti i giorni
Un pensiero
E la voce è un soffio
In Europa
C'è una strada che mi voglio
Ricordare
Un vestito che
Devo comprare per te.

Lindbergh

da Lindbergh
(1992)

Non sono che il contabile
dell'ombra di me stesso
se mi vedete qui a volare
è che so staccarmi da terra
e alzarmi in volo
come voialtri stare su un piede solo
difficile non è partire contro il vento
ma casomai senza un saluto.

Non sono che l'anima di un pesce
con le ali
volato via dal mare
per annusare le stelle
difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo
e non trovarci niente.

Dal mio piccolo aereo
di stelle io ne vedo
seguo i loro segnali
e mostro le mie insegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne.

L'Uomo coi Capelli da Ragazzo

da La pianta del Té
(1988)

L'uomo avrà quarant'anni
e i capelli da ragazzo
in mezzo al cortile tiene
l'anima per sè
Il medico lo guarda
il medico tranquillo lo ascolta
gli lascia servire in tavola
tutte le volte che c'è.
Così parlano del tempo
di questo vento che porta via
e ancora del mare
di questo bel mare di Lombardia
che cresce attorno ai muri
come seminato a grano
quando d'estate canta e soffia
qualche vapore lontano.

Chi venisse a prenderlo
una domenica
vedrebbe che bel mare che c'è.

Qui il ricordo non è uomo
e il più delle volte nemmeno donna
qui è il tempo che sta seduto
a mettere i nnumeri in colonna
Non per tracciare una rotta
che non si può dare una via
quando ad un acuto dolore segue
una più acuta fantasia,
L'uomo avrà quarant'anni
e i capelli da ragazzo
in camera ha un ritratto che
si è fatto da sè.

Chi venisse a prenderlo
una domenica
vedrebbe che bel mare che c'è.

Mio Fratello che Guardi il Mondo

da Lindbergh
(1992)

Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.

Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà.

Sono nato e ho lavorato in ogni paese
e ho difeso con fatica la mia dignità
Sono nato e sono morto in ogni paese
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.

Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.

Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà.

Notturno delle tre

da Lindbergh
(1992)

La ragazza lo sa
come non farmi dormire
la ragazza lo sa
e lo sapeva già bene
ancora prima di uscire

lei cammina dondolando
e non ancora al portone
sperimentava su me
il passo poco innocente
di chi innocente non è.

La ragazza ci lascia qui
nella casa deserta
senza luci, né candele
e una persiana che rimane aperta

tutta la gente non sa
dietro quale segreto
dietro quale divieto
si perde una notte così

tutta la gente non sa
dietro quale dolore
se dolore c'è
quando son quasi le tre.

La ragazza invece lo sa
lei che cammina dondolando
sulla strada di casa
in qualche vetrina buia
si starà specchiando

e passerà un lampione, un'ombra, un bar
poi passerà anche me
e anche questa notte
per tutti e due
passeranno le tre

e passerà un auto, un ponte, un tram
poi passerà anche me
e anche questa notte
senza quasi dolore
passeranno le tre.

La ragazza lo sa
come non farmi dormire
la ragazza lo sa
e lo sapeva già bene
ancora prima di uscire

lei cammina dondolando
e non ancora la portone
sperimentava su me
il passo poco innocente
di chi innocente
(per fortuna)
non è.

Ombre e Luce

(domenica al cinema)
da Lampo viaggiatore
(2003)

Lascia che il cinema faccia la sua parte
come il fischio del vapore incanta i cani
la macchina da presa è amore e commercio
ombre e luce.

Voltati per un sorriso qui nel buio
tienimi la mano
guarda come corrono quei due nell'ombra
e che bagliori fa la gelosia.

Non impariamo mai
non impariamo mai.

lascia che il cinema faccia la sua parte
che sono tutti sogni
solo sogni
ombre e luce.

Fossi io il bersaglio di quei colpi
sotto la pioggia lungo quella ferrovia
dimenticherei di avere mai segnato in un quaderno
le mie poche regole ordinate
d'averci mai creduto
d'averle perfino mai cantate.

Io prenderei solo te fra le braccia sullo schermo
tu solo fintamente offesa
a parole nude ti difenderei
come non so fare
come non ho fatto mai.

Voltati per un bacio anche distratto a bassa voce
sono tutti sogni
solo sogni
ombre e luce.

Ecco lui le sembra uno straniero al primo incontro
diventerà un santuario del suo amore
direi una preghiera per una donna così
sotto le piogge del suo finto inverno.

Ma lascio che il cinema faccia tutto il resto
non voglio mica confondermi ora
guarda, sembrava la marea
era un sorriso.

Toccami anche tu con un sorriso
che scivoli fuori nel nostro vero inverno
fino alla porta di casa
all'ufficio della posta
lo vedrò domani.

Perché ora se fossi sullo schermo
a rotolarmi dal pendìo del tempo
saprei di aver amato molto più di un sogno
parlando mille volte a bassa voce.

Dimenticherei di avere mai segnato in quel quaderno
le mie poche regole ordinate
d'averci mai creduto
d'averle perfino mai cantate.

Lascia che il cinema faccia la sua parte
che sono tutti sogni
solo sogni
ombre e luce.

Pane e Coraggio

da Lampo viaggiatore
(2003)

Proprio sul filo della frontiera
il commissario ci fa fermare
su quella barca troppo piena
non ci potrà più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci possiamo ritornare.

E sì che l'Italia sembrava un sogno
steso per lungo ad asciugare
sembrava una donna fin troppo bella
che stesse lì per farsi amare
sembrava a tutti fin troppo bello
che stesse lì a farsi toccare.

E noi cambiavamo molto in fretta
il nostro sogno in illusione
incoraggiati dalla bellezza
vista per televisione
disorientati dalla miseria
e da un po' di televisione.

Pane e coraggio ci vogliono ancora
che questo mondo non è cambiato
pane e coraggio ci vogliono ancora
sembra che il tempo non sia passato
pane e coraggio commissario
che c'hai il cappello per comandare
pane e fortuna moglie mia
che reggi l'ombrello per riparare.

Per riparare questi figli
dalle ondate del buio mare
e le figlie dagli sguardi
che dovranno sopportare
e le figlie dagli oltraggi
che dovranno sopportare.

Nina ci vogliono scarpe buone
e gambe belle Lucia
Nina ci vogliono scarpe buone
pane e fortuna e così sia
ma soprattutto ci vuole coraggio
a trascinare le nostre suole
da una terra che ci odia
ad un'altra che non ci vuole.

Proprio sul filo della frontiera
commissario ci fai fermare
ma su quella barca troppo piena
non ci potrai più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci potremo mai più ritornare.

Passalento

da Discanto
(1990)

Come posso dire
come passa il tempo
come posso dire
come passalento
mani e faccia da uomo
fanno poca pena
ma le nostre intelligenze
da cani alla catena
è così che si ripensa
a tutto l'amore detto
è così che si ripensa
a tutto l'amore scritto
che era acqua da bere, fuoco
sete da morire
ma come passa il tempo
non sappiamo dire.

È che in questo deserto
a tutti piace naufragare
vivi e fortunati di poterne
respirare
così non rimane che lasciarsi dire
cosa fare
così non rimane che lasciarsi
ancora abbracciare
come posso dire
come passa il tempo
come posso dire
come passalento

Signore di questo porto
vedi mi avvicino anch'io
vele ancora tese
bandiera genovese
sono io.

Piumetta

da Discanto
(1990)

Piumetta
che stasera conti le ore
Piumetta
che domani ti fanno sposare
sola, sola non più
ah, innamorata e sola
non più
gira la gonna contro il vento
si potesse fermare
gira la gonna contro il tempo
si potesse aiutare.

Piumetta, la notte è adatta
a contare le ore
Piumetta, la notte è fredda
e può offendermi il cuore
e può offendermi il cuore.

Ne avrò di tempo per aspettare
e poi tempo ancora
mille anni allo stesso posto
e medesima ora.

Piumetta, la notte è adatta
a contare le ore
Piumetta, la notte è fredda
e può offendermi il cuore
e può offendermi il cuore.

Difendi la sua casa
Signore Del Buonfine
una casa coi Santi
e carte buone per andare avanti.

Venga l'Angelo sul Carro
la Torre, venga il Cielo Stellato
l'Eremita, la Temperanza
il Mondo
venga il Sole, la Luna
gli Amanti, la Forza, la Ruota
vengano tutte ad una ad una
e se saranno carte brutte
venga la Morte ultima di tutte.

Piumetta, la notte è adatta
a contare le ore
Piumetta, la notte è fredda
e può spegnermi il cuore
e può spegnermi il cuore.

Difendi la sua casa
Signore Del Buonfine.

Poca Voglia di Fare il Soldato

da Lindbergh
(1992)

Garbato amore mio
ti voglio anch'io,
ma me ne devo andare
che poca voglia di fare il soldato
io sono nato
per stare qui.

Che poca voglia di fare il soldato
io sono nato
per stare qui.

Se in questa guerra
morissi anch'io
amore mio
non ti disperare
che in ogni posto lontano dal cuore
c'è sempre un fiore
che la guardia ci fa.

Che in ogni posto lontano dal cuore
c'è sempre un fiore
che la guardia ci fa.

Garbato amore mio
ti dico addio
che me ne devo andare
che poca voglia di fare il soldato
io sono nato
per stare con te.

Che poca voglia di fare il soldato
io sono nato
per stare con te.

Sigonella

da Lindbergh
(1992)

Mi piacciono tanto gli aeroplani
quando alzano il muso da terra
non mi hanno mai fatto paura
solo certe ali nere
di certe macchine per la guerra
mi fanno chiudere ancora gli occhi
e ancora il cuore.

Senti cosa ti scrivo amore
che non c'è profumo di melograno
e non c'è arancio che sia veramente in fiore
che tutta l'isola è un vulcano
dove non passa la paura
come da noi cambia una stagione.

Qui passano gli aeroplani
è di notte che li senti
quando non puoi dormire
qui se accendessero le luci
e riabbassassero le luci
ci troverebbero tutti in piedi
con gli occhi aperti qui.

Qui se si alzassero gli orizzonti
e riabbassassero gli orizzonti
ci troverebbero a pregare
se si alzasse la speranza
che come gli aeroplani può volare
se questa terra smettesse di tremare.

Perché trema l'aria come tremo io
tremano i vetri in camera mia
tremano le parole della mia povera calligrafia
se si alzasse la speranza
che come tutti quanti può volare
se questa terra smettesse di affondare.

Senti cosa ti scrivo amore
che non c'è profumo di melograno
e non c'è arancio che sia veramente in fiore.

Sono tre Mesi che non Piove

(1999)

Sono tre mesi che non piove
ho sabbia e sale nel letto
peccato e pentimento
ho l'anima falciata
da cui discende la mia razza intera
che ha cuore e pancia di ametista
senza regola di vita
senza luce di luna
oro negli occhi
e soprattutto senza difesa dal dolore.

Vieni a trovarmi ancora
mistero che si muove
avrò riposo per gli occhi
intimo testimone
del mio ridicolo dell'amore
avrò l'orgoglio del sangue
tutto fuori dalle vene
e una maschera nera
livida come un sorriso
di questo cinema leggero.

Amore mio
vieni a cercarmi ancora
vieni a parlarmi ancora
a imprigionarmi ancora
sono tre mesi che non piove.

Vieni con l'acqua generosa
che gonfia il mare più sacro
che fa peccato e redenzione
quanto tempo
quanto tempo ancora
quanta disperazione
e quanti cristi alla deriva
sui sentimenti d'altura
senza approdo e senza nome
ma la tua casa e il tuo nome
potessi essere io amore mio.

Treno di Ferro

(ai ragazzi che partono, in pace e in guerra)
da La disciplina della Terra
(2000)

Buonanotte
buonanotte che vado
vado e non c'è appello
e nemmeno l'ombrello trovo questa notte
così vado anche se piove
anche se dietro le nuvole è tutta luna nuova
vado senza di te
vado senza di te.

Coraggio fratelli miei
il cappotto che vado
che vado avanti
vado senza di lei
tu stai in gamba che vado
come dicono di là dal mare
abbi cura
abbi cura di te.

Che anche quest'ora passerà
come una notte di campagna
quest'ora passerà
se vorrò bene al mio sogno
come a un abito di fiamma
quest'ora passerà.

Sono i mesi del vento
l'uomo che sogna

È che là fuori
c'è un treno di ferro
con il cuore di calce
il soffio di acido e veleno
una valanga d'amore contro un bicchiere d'aceto
dopo l'ultimo bacio
prima del fischio del treno.

Tu non confondere il sapere col sospetto
e quest'ora passerà
come una notte di campagna
o come il tempo tutto
quest'ora passerà.

Sono i mesi del vento
l'uomo che sogna
l'asino che vola
e il tempo tutto che va.

È che là fuori
c'è un treno di ferro
con il cuore di calce
il soffio di acido e veleno
una valanga d'amore contro un bicchiere d'aceto
dopo l'ultimo bacio

Una Notte in Italia

da 700 giorni
(1986)

È una notte in Italia che vedi
questo taglio di luna
freddo come una lama qualunque
e grande come la nostra fortuna
la fortuna di vivere adesso
questo tempo sbandato
questa notte che corre
e il futuro che arriva
chissà se ha fiato.

È una notte in Italia che vedi
questo darsi da fare
questa musica leggera
così leggera che ci fa sognare
questo vento che sa di lontano
e che ci prende la testa
il vino bevuto e pagato da soli
alla nostra festa.

È una notte in Italia anche questa
in un parcheggio in cima al mondo
io che cerco di copiare l'amore
ma mi confondo
e mi confondono più i suoi seni
puntati dritti sul mio cuore
o saranno le mie mani
che sanno così poco dell'amore.


Ma tutto questo è già più di tanto
più delle terre sognate
più dei biglietti senza ritorno
dati sempre alle persone sbagliate
più delle idee che vanno a morire
senza farti un saluto
di una canzone popolare
che in una notte come questa
ti lascia muto

È una notte in Italia se la vedi
da così lontano
da quella gente così diversa
in quelle notti
che non girano mai piano
io qui ho un pallone da toccare col piede
nel vento che tocca il mare
è tutta musica leggera
ma come vedi la dobbiamo cantare
è tutta musica leggera
ma la dobbiamo imparare.

È una notte in Italia che vedi
questo taglio di luna
freddo come una lama qualunque
e grande come la nostra fortuna
che è poi la fortuna di chi vive adesso
questo tempo sbandato
questa notte che corre
e il futuro che viene
a darci fiato.

Unica Rosa

da Discanto
(1990)

Rosa,
Rosa di una rosa
Rosa torturata
Rosa amata
Rosa,
Rosa ballerina
Rosa bambina.

Rosa,
Fiore cantato
Voce sottile
Stella Meridiana
Rosa,
Rosa colombina
Rosa che s'inchina.

Rosa temuta
Rosa violata
Ombra immaginata
Rosa,
Sola
Rosa pettinata.


Profumo
Quando c'è del buono
Campana nel mare
Rosa,
Rosa,
Rosa carezzata
Povera e ingannata.

Sorriso e perdono
Rosa respirata
Lontano.

Mio peso
Mia fortuna
Rosa che è arrivata
Rosa,
Barca avvistata
Linea di una costa
Conosciuta
Rosa,
Acqua che ne piove
Su una sola rosa.

Rosa,
Piega dolorosa
Unica rosa.

Ventilazione

da Ventilazione
(1984)

Daremo aria a queste stanze
molto prima che sia Natale
prima che quest'ossido di carbonio
cominci a farci male.

Staremo accanto alla finestra
dritti nell'aria della sera
ritorneremo a respirare
ritroveremo la maniera.

Amore mio.

Non abbiamo scelto un abito scuro
anche se non ci starebbe malissimo
praticando una teoria meccanica
basata sull'aria.

Chiamateci col telefono
vi risponderemo prestissimo
questione di chiarezza del messaggio
di precedenza dell'ingaggio.

La chiesa metropolitana
prima o poi ci toglierà di mezzo
ma non c'è più energia che basti
a riparare tutti questi guasti.

Nessuno vorrà farsi apparire in sogno
un avvocato conservatore
sarà questione di ventilazione
sarà questione di respirazione.

Amore mio.

Daremo aria a queste stanze
molto prima che sia Natale
prima che quest'ossido di carbonio
cominci a farci male.

Staremo accanto alla finestra
dritti nell'aria della sera
ritorneremo a respirare
ricorderemo la maniera.

Amore mio.

La Polizia conserva foto di tutti
e Dio lo sa cosa le tiene a fare
gente che usciva allo scoperto
praticamente per respirare

Ma ognuno ha una coscienza segreta
con cui fa il pranzo di Natale
sarà questione di ventilazione
o di sapere che cos'è normale.

Amore mio.

Daremo aria a queste stanze
molto prima che sia Natale
prima che quest'ossido di carbonio
cominci a farci male.

Daremo fuoco a queste stanze
molto prima che sia Natale
prima che l'ossigeno che ci danno
cominci a farci male.

Amore mio.

Viaggiatori d'Occidente

da Ventilazione
(1984)

Essere un uomo
di cui la donna s'accontenta
e ti viaggia vicino
ma ti guarda da lontano

Così provinciale
da far vivere a New York
quel suo cuore disadattato
già molto meno lontano.

Dove Bleeker Street
dovrebbe incontrare la tua luna
è all'angolo dei quattro bar
con le luci di nylon rosa.

Mai più un salto al caffè italiano
perché non ti piace niente.

Viaggiatori d'occidente
viaggiatori d'occidente.

Buia come un finale
da "Giardino dei ciliegi"
lei ci pensa ma non lo chiama
(mai tornare a ieri).

Amante del silenzio
come chi torna da una guerra
poco convinto di appartenere
a questa o a un'altra terra.

Lei pensa alle terre greche
e a una maggior fortuna
mentre in fondo a Bleeker Street
lui sta aspettando quella luna.

Lunghe pause al telefono
da un altro continente.

Viaggiatori d'occidente
viaggiatori d'occidente.

Essere quell'uomo
se quella donna s'addormenta
al di là del mondo
per farsi ricordare.

I cuori difficili hanno sempre da dire
più di quanto basterebbe
dopo tanto parlare.

Lei pensa alle terre greche
e a una maggior fortuna
mentre in fondo a Bleeker Street
lui sta aspettando quella luna.

Mai più voci al telefono
da un altro continente.

Viaggiatori d'occidente
viaggiatori d'occidente.

Vola

(1978)

Nell'universo della mia pazzia
ho una nuova teoria
per me la gente
vola.

So cos'è che non va
disabitudine alla realtà
come dire sono
solo.

Io dopo di te
non sono morto né guarito
ma ci ho provato, era un mio diritto
e non è servito.

E mi sono vestito
come un idiota vestito
che avevo in testa
nessuno m'ha invitato alla sua festa.

La gente
vola
vola
ed io
sto troppo giù
l'amore
vola
e vola
ed io
mi sento, mi sento giù.

L'amore
vola
e vola
e tu
non c'eri già più.

Nel rovescio della mia vita
una prova innocente
chiamare amore un amore qualunque
a cui di me non gliene frega niente.

E ma non scoppia il cuore
non mi sento affogare
non ho voglia di bere, né di parlare
perché non ho amore di cui parlare
e penso che forse, davvero la gente.

Vola
vola
ed io
sto troppo giù.

L'amore
vola
e vola
ed io
mi sento mi sento giù.

L'amore
vola
vola
e tu
non c'eri già più.

Nel sottoscala della mia ragione
c'è la speranza che tu ritorni
E' solo un tarlo, consuma i giorni
ma chi può dirlo? Forse anche il mio amore

Vola
ed io
mi sento già più su.

Vola
e vola
e tu non ci sei più.

L'amore
vola
e vola
ed io
mi sento già più su.

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